Allora, aggiornamenti:
1) abbiamo conosciuto i tanto misteriosi e LATITANTI coinquilini che mancavano all'appello...Ma prima di tutto va spiegata la circostanza in cui tale EVENTO è praticamente avvenuto. Ed ecco qui la storiella: ...C'era una volta un piso (appartamento) in calle Marques de Lozoya, 15 quarto piano - porta A, che ospitava al suo interno tanta tanta gente che neanche si conosceva. Correva voce che gli abitanti di quell'ameno piso fossero in parte argentini, in parte cileni, in parte italiani, in parte questo e in parte quello…Un bel dia la puerta di uno de los baños (quanto sa essere facile lo spagnolo, eh!) si chiuse da sè e restò bloccata...A quel punto (evidentemente d’allarme), gli abitanti del piso sgattaiolarono fuori dalle loro buie e polverose stanze interrogandosi su CHI fosse rimasto chiuso in bagno senza rispondere…Una donnina dalla capigliatura nera avvolta in una coda perenne comincia a bussare alla puerta di ognuno chiedendo “ma ci sei tu in bagno?”, che è una domanda già di per sé moooooolto intelligente da porgere a chi ti apre. Ebbene, la simpatica e perspicace Tamara, è questo il suo nome, riuscì a radunare ben 6 persone per risolvere il mistero della porta del bagno: Felipe, cileno e nonché compagno (in senso biblico) di Tamara, Costanza e Christian anche loro cileni e compagni nel medesimo senso (e di cui il maschio fa finta di essere un esemplare di uomo-rasta che di rasta non ha niente se non i rasta in testa ma in quanto a spirito rasta quello è semplicemente NOT THERE), e i nostri eroi, ossia, il biondo olandese e la brunetta italiana. Rodrigo e Daniel, già conosciuti prima in circostanze altrettanto “particolari” (Daniel, ad esempio, ci svegliò alle 4.30 del mattino perché si era scordato le chiavi in camera!) erano quel giorno l’uno a lavorare, l’altro in Università, perciò non potevano essere incriminati per essere rimasti chiusi dentro ed essersi improvvisamente zittiti…Sì, questa era la ricostruzione di Sherlock-Tamara. Scambiate due ipotesi alternative con gli altri abitanti, i signori Felipe e Christian si re-rintanarono nelle loro cave primitive e polverose e lasciarono il compito del trovare SOLUZIONE alle loro rispettive dame, che per dirla tutta chiesero ai nostri eroi “embè che si fa?” i quali pertanto proposero di chiamare il Signor proprietario della casa, Gonzalo cosìche la riparasse…I 4 cileni scomparvero nuovamente e quando Gonzalo arrivò, si rivelò alquanto privo di doti-da-riparazione e alla fine della fiera il biondo olandese prese la porta di petto e l’aprì. E fu così che i nostri eroi poterono riutilizzare il bagno, i due cileni Felipe e Tamara altrettanto (con la differenza che per qualche motivo a Felipe, nel bagno, piace fumarci…)…
***FIN***
In realtà le storielle sui rappresentanti del popolo cileno non sarebbero finite qui…Perché uno le nota le stranezze, le cose da “boh!”, osserva, analizza…pensa…e forse farebbe bene a non pensare affatto. Ma del resto, se sti benedetti cileni si cucinano una pentolonata di lenticchie e wurstel per una settimana intera, o una pentolata di pasta in bianco che schiaffano in frigo per giorni e di quello si nutrono per giorni, se quello ti fuma in bagno e usa la doccia come posacenere, se prendono DI NOTTE mentre tu sei fuori il TUO proprio sapone delle mani (vedi sopra!) da ben soli 0,80 centesimi (W i cinesi) per usarlo come bagnoschiuma per poi farlo magicamente ricomparire il mattino dopo come il topino coi dentini e le cento lire, se ogni volta che vedi Felipe o Christian sono capaci di dirti solo Hola e niente più, se vai sommando ste cose non ti viene naturale interrogarti e dirti tra te e te “ma sti poveri scemi????” e ho dimenticato dei cartoni di cornflakes vuoti e abbandonati sul frigo da un anno…ma ci vuole fantasia! ma comunque, qualcosa mi dice che nonostante tutto non potremo annoiarci!
2) la sottoscritta Elena C. si è tecnicamente messa a cercare un lavoretto estivo e ha praticamente diffuso curriculum a qualche negozietto di souvenir così da aver a che fare coi turisti che a lei fanno tanta simpatia. Tuttavia, si è resa conto di ragionare ancora con la testa della studentessa e non ha saputo resistere alla tentazione di sfruttare il suo staying nella capitale spagnola e di vedere cosa le offrivano le Universidades di Madrid e della Spagna in generale…Ebbene, la sottoscritta ha scoperto tanta roba interessante e si metterà a frequentare dei corsi estivi presso le suddette Università (che poi sarebbero: la Academia de Jaca (che si trova a Jaca, provincia di Zaragoza dove fino a Giugno c’è l’Expo2008…anche se poi Jaca è praticamente quasi in Bascolandia!), la Universidad Carlos III e la Uni Rey Juan Carlos…) e se ve lo state chiedendo, il re Carlos andava di moda, sì :P Vedremo, vedremo…
Thursday, May 22, 2008
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
1 comment:
Elena, grazie per le tue storie in Italiano. Per me un bon esercizio! Usando un dizionario da 1980 mi piace di leggere tutte le storie di tu e Mauro.
Saluti di Brigitta
Post a Comment