Sono passati solo quindici giorni da quando abbiamo lasciato il Brasile per il Cile e abbiamo giá visto cosí tanto e camminato ancor di piú, che in realtá ci sembra di esser stati mesi a spasso per le terre di Neruda. Intanto, mi sono portata dietro un libro di Isabel Allende, Mi Pais Inventado, in cui racconta appunto del Cile e della sua infanzia tra cittá e semplici villaggi.
Il Cile é letteralmente una meraviglia! Credo che accontenterebbe un pó i gusti di tutti...Santiago per chi insegue concerti e vita cittadina, Valparaíso per chi si sda al turismo o del turista vuole approfittare, il sud per chi ama fiondarsi nella natura, l'Atacama al nord per chi ama sabbia, gayser, notti super stellate e paesaggi lunari, e il sud pieno di fiordi, vulcani e freddo fino a Punta Arenas dove é possibile salutare l'Antartico...Tutto questo in un paese talmente stretto e periferico da far ridere...Quando i primi immigrati raggiunsero il Cile doveva davvero essere un'impresa supereroica, scomodandosi dalla loro comoda europa per andare dove? ai limiti del mondo, nel nuovo mondo, al di lá delle Ande, con un immenso e selvaggio Oceano da contemplare. Un viaggio di sola andata perché la sola idea di un ritorno diveva essere improponibile! Oggi che viviamo nel villaggio globale é tutto scandalosamente piú semplice. Anche se spesso, purtroppo, la facilitá di viaggiare non va di pari passo con l'apertura mentale di chi si mette 'on the road'...
I cileni sono persone amabili, almeno con noi che non siamo gringo's americani e che parliamo spagnolo. I volti di questa gente, dei mestizos, sono bellissimi, e la loro altezza (o bassezza) fa quasi tenerezza.
Tra capitale e non, il tour piú bello é stato quello delle case di Pablo Neruda a Santiago (la Chascona), a Valparaíso (la Sebastiana) e a Isla Negra, dove Pablo é sepolto con la sua ultima moglie. Il suo gusto e il suo mettere insieme ogni pezzo di mondo tra colori e simboli del mare risultano in case da ispirazione continua! Ho personalmente apprezzato il fatto che pur avendo i piccioli per fare tutto questo, almeno non si é circondato di noiositá d'antiquariato ma ha dato un senso, un colore e una metafora a tutto ció di cui si circondava...Poesia di cose, non solo parole.
Monday, January 25, 2010
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